Sappiamo tutti quanto la scuola sia importante da un punto di vista formativo.
Ci sono percorsi di studi che ti abilitano a svolgere specifiche professioni e altri, come quello dell’illustratore, che ti forniscono strumenti utili per apprendere l’aspetto tecnico del lavoro.
Finché studi, il percorso è regolare: impari il chiaro scuro, l’anatomia, la prospettiva e le tecniche base di pittura tradizionale.
Poi scopri il digitale, ti avvicini a Photoshop, Illustrator, Indesign, e il futuro sembra concretizzarsi in maniera sempre più tangibile davanti ai tuoi occhi:
“Finita la scuola diventerò un illustratore!”
E in quel momento ci credi davvero.
Poi la scuola finisce, affronti l’ultimo esame con relativa presentazione del portfolio, ti prendi i complimenti di insegnanti e colleghi e magari hai anche il sostegno dei parenti.
Alla fine, però, quando le luci calano e l’attenzione cade altrove, ti ritrovi a fare i conti solo con te stesso. Improvvisamente sei di fronte a scelte che non ti rendi nemmeno conto di dover prendere e nessuno a scuola ti ha mai spiegato come affrontarle.
Scrivo questo articolo perché nel percorso da studentessa a professionista mi sono ritrovata io, per prima, a cadere moltissime volte e a dovermi rialzare altrettante.
Scrivo questo articolo perché vorrei dare supporto a chi sta iniziando questo passaggio adesso ed è alla ricerca di strumenti utili per partire con qualche spunto in più.
I punti che ti elenco di seguito sono le 5 cose che avrei voluto sapere quando ho iniziato il mio percorso di illustratrice e che, oggi, delineano le basi del mio progetto professionale.
Mi auguro di cuore che questo articolo possa aiutarti a schiarire le idee.
Buona lettura!

Il “perché” prima di tutto
John Marshall diceva “La verità è che quando hai un perché forte, il coraggio ti viene da solo e il “come” smette di essere un problema”.
Se vuoi lavorare come illustratore devi innanzitutto aver chiaro qual è la motivazione profonda che ti spinge verso questo percorso. Chiediti “perché voglio diventare un illustratore?” e ascolta le risposte che la tua mente ti suggerisce spontaneamente.
Dopodiché scrivile.
Può sembrare banale ma, quando le scelte che facciamo sono dettate dall’istinto o dalla passione, non perdiamo mai troppo tempo a capirne le motivazioni.
E invece noi dobbiamo conoscerle. Perché solo quando avremo individuato consapevolmente il nostro fuoco, ovvero le ragioni più profonde che ci spingono a continuare, avremo delle solide basi su cui costruire le nostre nuove certezze di professionisti.
Perché tu sei (o sarai) un professionista!
E non dovresti mai dimenticarlo.
Ai tempi in cui frequentavo l’accademia, la nostra insegnante di illustrazione diceva sempre: “Quando vi proporrete sul mercato, non svendetevi per lavorare a tutti i costi. Se lo farete, le persone si aspetteranno che restiate sempre coerenti con la vostra proposta iniziale di prezzo e, più passerà il tempo, più sarà difficile cambiare approccio.”
Senza contare che contribuiremmo solo a svilire un settore che già fatica ad essere riconosciuto per quello che è.
Riconosci quindi al tuo lavoro un valore ben preciso perché se non lo farai tu, non lo farà nessuno al posto tuo.

Illustratore, non esiste solo l’editoria!
Per qualche motivo che ignoro, nelle scuole di illustrazione c’è questa credenza secondo cui il principale sbocco della formazione da illustratore sia quello dell’editoria. Nello specifico l’editoria per l’infanzia.
NON È VERO.
Oggi più che mai l’illustrazione offre infinite opportunità di lavoro: dalle immagini per i siti web alle illustrazioni per i social, dal settore dei tatuaggi a quello dell’abbigliamento.
Amplia i tuoi orizzionti e cerca di capire in quale settore ti piacerebbe mettere alla prova le tue competenze di illustratore.
Punto 1: pianifica, punto 2: agisci
La professione di illustratore, soprattutto se deciderai di affrontarlo come freelance, ha delle regole ben precise. Metterti a postare disegni sui social nella speranza che qualcuno si accorga del tuo lavoro non ti porterà da nessuna parte.
Lo stesso Walt Disney diceva: “la differenza tra un sogno ed un obiettivo è una data.”
Quindi cerca di individuare il tuo fuoco (punto 1), pensa a cosa vuoi comunicare attraverso il tuo lavoro, fai in modo che la tua produzione sia coerente con l’identità che ti sei posto come illustratore; il famoso stile di cui tanto si parla, altro non è che la capacità di raccontare il mondo attraverso la TUA personale visione del mondo. Quindi mettila in campo e, una volta che avrai chiara la direzione, organizzati.
Crea e tieni aggiornato un calendario di pubblicazione settimanale per i social, appuntati i nomi delle aziende con cui ti piacerebbe collaborare, realizza dei progetti specifici come se stessi già lavorando per il tuo cliente.
Lascia che gli altri riconoscano in te la tua chiarezza d’intenti e professionalità.
In questo modo trasmetterai sicurezza anche a chi avrà il piacere di interfacciarsi con te.

Illustratore, creati la tua realtà e mettici la faccia!
Che tu voglia crearti un portfolio sui social, realizzare un sito web o proporti direttamente alle aziende (o ai privati), ricorda che sei tu l’unico bigliettino da visita che realmente conta.
Quindi non tirarti indietro di fronte alla possibilità di confronto: alza il telefono, presentati, fai vedere chi sei e cosa sei in grado di fare.
Se sei attivo online mostra la tua faccia (letteralmente!), racconta chi sei, cosa fai e dai agli altri la possibilità di percepire la realtà attraverso uno sguardo nuovo, il TUO sguardo.
A differenza di quanto tu possa pensare, hai sicuramente tanto da dare a questo mondo quindi, per favore, fallo.
Dai il tuo contributo e arricchisci il mondo con la tua passione.
Abbiamo tutti bisogno di persone che credano ancora nel potere creativo dei propri sogni.
Quindi cercalo e poi trova la forza di viverlo!

Se hai bisogno di aiuto, puoi contattarmi all’indirizzo email che trovi nella mia sezione contatti oppure puoi lasciare un commento di risposta a questo post. Ti risponderò il prima possibile!
Scopri anche il sito della Fabbrica dei Sogni e unisciti al nostro gruppo per disegnare insieme!
Articolo utilissimo, ben scritto, chiaro complimenti!
Grazie Lety!
Conciso, utile e al punto.
Grazie
Cara Alessandra, considerando che non sono una illustratrice anche se mi piace definirmi un’artista 🙄 Concordo con tutti i punti … sia quello di proporsi che di pianificare … ci vuole ordine e organizzazione altrimenti sembra tutto improvvisato, poco credibile… il fatto di non svilire il proprio lavoro poi l’ho scoperto negli ultimi anni… mi piace sorridere quando tendono a non considerarmi spiegando che “se paghi con noccioline lavorerai con scimmie 🤣🤣… e non con me… Un’altra punto con il quale concordo moltissimo è metterci la faccia perché il tuo lavoro è la parte più emozionale di te e diventa speciale proprio per questo.
Un articolo interessante proprio perché tocca aspetti di vita pratica e non basati solo sulla teoria scolastica. Brava Ale!!
Se potessi tornare indietro con la saggezza di oggi seguirei passo per passo i tuoi consigli da subito. In effetti quando ho scritto un progetto, bussato a tante porte, parlato e parlato, qualcosa ho ottenuto. Forse poco, forse tanto considerando che ho iniziato tardi e senza studi alle spalle, eppure… quello che siamo dobbiamo amarlo con le sue imperfezioni e tenere duro, questo si!
Articolo spettacolare!!! Sei stata pratica e concisa, ma soprattutto traspare e arriva tutta la passione ed il tuo Amore per ciò che fai e Sei.
Altra cosa la tua generosità e altruismo nel voler supportare chi come tè rende e può rendere migliore questo mondo.
GRAZIE MILLE ALE
Bellissimo articolo! Grazie per avermi fatto riflettere su molte cose!!